DEVOZIONI

Parrocchia Sant'Andrea Avellino

Devozioni

CONTENUTO DELLA PAGINA

-Importanza della pietà popolare.
-In Parrocchia.

 

Importanza della pietà popolare

Cf. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio su pietà popolare e Liturgia. Principi e Orientamenti. Città del Vaticano 2002, non. 61.63-64.

Secondo il Magistero la pietà popolare è una realtà viva nella Chiesa e della Chiesa: la sua fonte è nella presenza costante ed attiva dello Spirito di Dio nella compagine ecclesiale; il suo punto di riferimento, il mistero di Cristo Salvatore; il suo scopo, la gloria di Dio e la salvezza degli uomini; l’occasione storica, «l’incontro felice tra l’opera di evangelizzazione e la cultura». Perciò il Magistero ha espresso più volte la sua stima per la pietà popolare e le sue manifestazioni; ha ammonito coloro che la ignorano, la trascurano o la disprezzano ad assumere nei suoi confronti un atteggiamento più positivo, che tenga conto dei suoi valori; non ha dubitato, infine, di presentarla quale «vero tesoro del popolo di Dio».

La stima del Magistero verso la pietà popolare è motivata anzitutto dai valori che essa incarna.

La pietà popolare ha un senso quasi innato del sacro e del trascendente. Manifesta una genuina sete di Dio e «un senso acuto degli attributi profondi di Dio: la paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante», la misericordia.

I documenti magisteriali rilevano alcuni atteggiamenti interiori e alcune virtù che la pietà popolare valorizza in modo particolare, suggerisce ed alimenta: la pazienza e la «rassegnazione cristiana nelle situazioni irrimediabili»; l’abbandono fiducioso in Dio; la capacità di soffrire e di percepire il «senso della croce nella vita quotidiana»; il desiderio sincero di piacere al Signore, di riparare le offese a Lui arrecate e di fare penitenza; il distacco dalle cose materiali; la solidarietà e l’apertura agli altri, il «senso di amicizia, di carità e di unione familiare».

Nella pietà popolare occupano largo spazio la considerazione del mistero dell’aldilà, il desiderio di comunione con gli abitanti del cielo, la beata Vergine Maria, gli Angeli, e i Santi, e la preghiera in suffragio delle anime dei defunti.

La fusione armonica del messaggio cristiano con la cultura di un popolo, che spesso si riscontra nelle manifestazioni della pietà popolare, è un altro motivo della stima del Magistero per quest’ultima.

Nelle manifestazioni più genuine della pietà popolare, infatti, il messaggio cristiano da una parte assimila i moduli espressivi della cultura del popolo, dall’altra permea di contenuti evangelici la sua concezione della vita e della morte, della libertà, della missione, del destino dell’uomo.

La trasmissione, quindi, dai genitori ai figli, da una generazione all’altra, delle espressioni culturali porta con sé la trasmissione dei principi cristiani. In alcuni casi la fusione è talmente profonda che elementi propri della fede cristiana sono diventati elementi integranti dell’identità culturale di un popolo. Si pensi, ad esempio, alla pietà verso la Madre del Signore.

Il Magistero rileva ancora l’importanza della pietà popolare per la vita di fede del popolo di Dio, per la conservazione della fede stessa e per l’assunzione di nuove iniziative di evangelizzazione.

Si osserva che non è possibile non tener conto (…) che la sana religiosità popolare, «per le sue radici essenzialmente cattoliche, può essere un antidoto contro le sette e una garanzia di fedeltà al messaggio della salvezza»; che la pietà popolare è stata un provvidenziale strumento per la custodia
della fede, là dove i cristiani erano privi di assistenza pastorale; che dove l’evangelizzazione è stata  insufficiente, «la popolazione in gran parte esprime la propria fede soprattutto nella pietà popolare»; che la pietà popolare, infine, costituisce un valido e imprescindibile «punto di partenza per ottenere che la fede del popolo acquisti maturità e profondità».

In Parrocchia

· devozione al Padre: 1° Mercoledì del mese.
· devozione allo Spirito Santo: 1° Giovedì del mese.
· devozione al Sacro Cuore: 1° Venerdì del mese.
· preghiera per le anime sante del Purgatorio: 1° Martedì del mese.
· devozione ai santi: dopo la Santa Messa.

Dopo ogni celebrazione feriale con l’assemblea ci tratteniamo per una breve preghiera ai Santi, secondo il seguente libretto, di cui pubblichiamo l’introduzione volta a sottolineare l’importanza del Cammino Personale di Santità e di riferimento ai Santi come modelli ispiratori. Per l’introduzione al libretto, cliccare qui.